Il cosiddetto “elettrosmog”  (ossia onde elettromagnetiche provenienti di sistemi di telecomunicazioni ed elettrodotti) non potendo essere percepito – a differenza  di altre forme di inquinamento –  con i normali organi di senso, sta diventando sempre più causa di un certo allarme ed è un fatto che la sensibilità su questo tema è notevolmente accresciuta ed aumenta man mano che la ricerca e la letteratura scientifica si occupano dei possibili rischi da esposizioni ai campi elettromagnetici per periodi prolungati e per questi motivi, d’altra parte, le norme tecniche e legislative già prescrivono l’opportunità di minimizzare tali esposizioni. Per questo è indispensabile ricorrere ad opportune indagini e misurazioni per assicurarsi di non vivere e lavorare in condizioni di potenziale rischio per la propria salute e per potere valutare correttamente il livello di esposizione alle onde elettromagnetiche in casa, uffici o luoghi di lavoro o in ambienti particolarmente sensibili come cortili, spazi destinati ai giochi per bambini, ecc.

La misura dei campi elettromagnetici ambientali non è banale – come forse si potrebbe pensare – e richiede una strumentazione molto sofisticata e dagli elevati costi di gestione. Inoltre accanto ad una strumentazione certificata occorrono delle particolari conoscenze tecniche per poter valutare le condizioni al contorno, individuare le diverse tipologie di sorgenti e quindi i potenziali rischi e di conseguenza le particolari misure da effettuare. Occorre inoltre saper interpretare i dati rilevati e confrontarli con la normativa vigente.

Per una valutazione preliminare dei campi elettromagnetici in alta frequenza – ossia quelli utilizzati dai ripetitori telefonici (stazioni radio base di telefonia mobile), all’interno di una abitazione, la procedura usualmente consiste prima in una valutazione visiva degli impianti circostanti  (distanza, orientamenti e tipologie antenne, ecc) e dopo in una conseguente scelta di misurazione del campo elettromagnetico complessivo (in termini tecnici “in banda larga”) in punti selezionati e/o sensibili dell’abitazione (tipicamente si predilige valutare ambienti con permanenza prolungata, tipo camere da letto, soggiorno, ambienti per bimbi, ecc.) condotta mediante adeguata strumentazione professionale.

Per le misure riguardanti elettrodotti o linee elettriche, oppure per valutare l’esposizione a macchinari vari, elettrodomestici, ecc, è necessario fare una valutazione in bassa frequenza, e quindi utilizzare la corrispondente adeguata strumentazione.

 

 

Per cui, dopo aver ricevuto l’incarico, un tecnico incaricato concorderà con il committente la data e l’ora per effettuare le misure. E’ indispensabile riuscire a realizzare le misurazioni in condizioni opportune, ossia senza presenza di persone nel raggio di 2 metri dallo strumento (che consiste in un misuratore montato su un cavalletto), e in un intervallo di tempo adeguato alle finalità della misura stessa, per cui è consigliato riservarsi un tempo sufficiente per lo svolgimento delle misure, di solito da mezz’ora a un paio di ore, a seconda del numero di punti che si vogliono misurare. Per eventuali misure all’aperto (giardini, verande, terrazzi, ecc.) è indispensabile avere condizioni di tempo buono e senza vento forte. In ogni caso lo Studio fornirà tutte le informazioni desiderate. Successivamente alla misura, i risultati verranno elaborati, interpretati e presentati mediante una relazione tecnica asseverata, o immediatamente (se possibile) o solitamente nel giro di pochi giorni.

I nostri strumenti di misura sono tutti di alta gamma professionale, con elevati standard di qualità ed affidabilità, e con accuratezza richiesta dalle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) per poter avere validità legale e confrontare i risultati con i valori stabiliti dalle norme in vigore.

 

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